Dintorni
Barga

Riconosciuta come “Uno dei borghi più belli d’Italia” e situata nel cuore della Valle del Serchio, Barga è terra di adozione di Giovanni Pascoli: ai piedi della Living Mountain del Ciocco è visitabile la Casa Museo del poeta.
Le porte del castello, il Teatro dei Differenti, il conservatorio di Santa Elisabetta e il duomo di San Cristoforo sono tra gli edifici del centro storico, comunemente detto “Barga Vecchia”, che meritano sicuramente una visita.
La cittadina fa anche da sfondo a importanti appuntamenti musicali noti a livello internazionale: concerti all’aperto e spettacoli diretti da grandi maestri sono di casa nel centro storico. Il territorio comunale, attraversato da storici sentieri CAI, offre scorci privilegiati sulla valle circostante e, proprio sulla montagna barghigiana, a Pegnana, dal 2004 la Befana ha la sua residenza ufficiale!
Orrido di Botri
Immerso in un bosco di montagna a 600 metri di altitudine, a circa 26 chilometri da Barga in località Ponte a Gaio, l’Orrido di Botri è un incredibile canyon calcareo che può essere esplorato in autonomia o tramite i servizi delle esperte guide durante l’estate da giugno a settembre, quando la portata delle acque è bassa e la temperatura piacevole. Alla base, dove si trova il livello più umido, la vegetazione è formata da muschio e felci, mentre salendo verso l’alto ci sono piante di aquilegia, silene e faggi. Le pareti dell’Orrido di Botri raggiungono i 200 metri di altezza, e qui nidifica l’aquila reale. L’accesso all’Orrido di Botri avviene da Ponte a Gaio; qui si trova anche la biglietteria e il centro accoglienza. Per la visita, è obbligatorio il casco protettivo e le scarpe da trekking. Il percorso, soste escluse, dura circa 3 ore, ed è indicato ai bambini con più di 11 anni.


Ponte del Diavolo
Una delle attrazioni più famose della Garfagnana si trova a Borgo a Mozzano, a meno di 20 minuti d’auto dal centro di Barga. E’ il ponte del Diavolo, che deve la sua fama al suo profilo unico, con un enorme arco a tutto sesto e tre archi minori. Le leggende sulla sua costruzione e sul suo nome si sprecano, ma di certo c’è che la sua bellezza doveva essere ancora maggiore in passato, prima che venisse costruita una diga a monte che ha innalzato il livello dell’acqua del fiume Serchio.
Castelvecchio Pascoli
Ha il suo centro sulla strada che da Barga conduce al Ponte di Campia, ma comprende numerose località. Deve il suo nome al poeta Giovanni Pascoli, che qui nel 1895 stabilì la sua dimora sul Colle di Caprona e visse con la sorella Maria fino alla morte. Casa Pascoli, oggi museo, e’ continuamente visitata da turisti e studiosi. Da casa Pascoli, per il vialetto lungo il Rio dell’Orso, si giunge alla chiesa dedicata a S. Nicolò, costruita nel 1600. Davanti alla chiesa si trova il monumento-tomba al Poeta, opera di Plinio Nomellini, regalato da Maria al paese di Castelvecchio, che nel 1923 lo dedicò ai caduti della prima guerra mondiale. A monte del Colle di Caprona sorge l’importante “Centro Turistico Internazionale Il Ciocco”, sede di incontri e avvenimenti sportivi a livello internazionale.
