12 Ore Il Ciocco
Cesare Bernardi

Cesare Bernardi il Poulidor della Regolarità
Raymond Poulidor è stato un grande ciclista degli anni settanta, divenuto famoso col soprannome di ‘eterno secondo’ per essere giunto sette volte secondo al Tour de France, senza mai vincerlo.
Il mondo sportivo è pieno di eterni secondi come Stirling Moss, uno dei migliori piloti di Formula 1 di sempre, che nel corso di quattro anni dal 1955 al 1958, ha vinto 16 gran premi ma è arrivato sempre secondo nel Mondiale.
“Nel 78 arrivai secondo nel Campionato Italiano Cadetti, l’anno successivo fui secondo nell’Italiano Junior e nell’80 fui secondo dietro a Capelli. Nell’81 ancora secondo, stavolta dietro a Medardo.
Tremavo quando fui inserito nella squadra di Vaso alla sei Giorni dell’Elba, nell’81. Vuoi vedere che arriviamo secondi?! Mi ripetevo. Invece fu bellissimo, condividere una vittoria così prestigiosa.
Lo scorso anno alla sei gironi storica dell’Elba, ci siamo ritrovati con Findanno e Signorelli per ricostituire la squadra che vinse il Vaso, ma Marinoni non venne e noi per scattare la foto commemorativa dovemmo ricorrere ad una controfigura…
Tengo nel cuore due episodi della mia breve carriera:
Il primo fu la vittoria nella prima giornata alla sei Giorni di Brioude davanti a Kreutz.
Il secondo si riferisce alla mia prima gara da senior alla prova di Italiano a Sanremo nell’80. Frigerio non volle trattare un ingaggio e, per convincermi, stabilì premi consistenti per gli arrivi nelle singole giornate di gara, non confidando, probabilmente nelle mie doti di vincente. Feci primo di classe nella prima giornata e secondo nella seconda, aggiudicandomi anche l’assoluta. Gli costai un cifrone!
Dopo la Sei Giorni dell’81 abbandonai le competizioni, ma la passione per la moto non si è mai sopita e da qualche tempo, quando il lavoro me lo consente, mi dedico al gruppo 5.
Così sarò al via della #dodiciore assieme a Giampiero Findanno.
Ho saputo che Bogio verrà al Ciocco, riporterò con me le maglie che avevo fatto stampare per i quattro del Vaso e stavolta non avremo bisogno di controfigure”